Page 40 - Cangini&Tucci 2018
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Alberto Manzoni è nato a Cesena nel 1983, studia design prima a Firenze e poi al Politecnico
                                                                                                                                                       di Milano.
                                                                                                                                                       Dopo  10  anni  trascorsi  a  Milano  torna  a  Cesena  e  fonda  Labomaki  Srl,  uno  studio  di
                                                                                                                                                       progettazione per il design del prodotto e degli interni. Attualmente è docente al Politecnico
                                                                                                                                                       di Milano e docente al master di design strategico di Poli.design.
                                                                                                                                                       “Il design per me è prima di tutto ricerca, il progettista deve trovare una storia interessante
                                                                                                                                                       da raccontare e deve fare in modo che l’utente possa capirla quando utilizza il prodotto.
                                                                                                                                                       Non si tratta solo di progettare in maniera corretta un oggetto, o uno spazio. Bisogna saper
                                                                                                                                                       emozionare l’utente, e questo riesci a farlo se hai una storia da raccontare.
                                                                                                                                                       Quando ho cominciato a lavorare con Cangini & Tucci mi sono reso conto subito che è
                                                                                                                                                       un’azienda  con  due  anime.  Da  una  parte  c’è  il  vetro,  puro,  trasparente  e  fragile,  quasi
                                                                                                                                                       etereo, ed è la parte creativa dell’azienda. Dall’altra ci sono le macchine: i torni, le fiamme
                                                                                                                                                       ossidriche e i forni, il metallo, che invece è l’anima più razionale e tecnica. Poi c’è il fuoco,   AUF Designed by Alberto Manzoni
                                                                                                                                                       che è luce ed è l’elemento che anima il vetro, che gli dà forma. Le prime volte che entravo
                                                                                                                                                       in officina stavo ore impalato a guardare i processi di trasformazione che sono un vero e
                                                                                                                                                       proprio spettacolo.
                                                                                                                                                       Con la linea AUF ho cercato di far coesistere queste due anime, da una parte la razionalità
                                                                                                                                                       di un cilindro di metallo che contiene una sorgente a Led e si ripete uguale in ogni prodotto,
                                                                                                                                                       dall’altra l’elemento in vetro che varia in 4 forme differenti e in diverse finiture e colori. Ho
                                                                                                                                                       fatto poi in modo che metallo e vetro si unissero attraverso un semplice o-ring di gomma
                                                                                                                                                       che rende molto semplice la fase di montaggio e smontaggio della lampada ed evita il
                                                                                                                                                       contatto diretto tra i due materiali”.




                                                                                                                                                       Alberto Manzoni was born in Cesena in 1983, he studied design first in Florence and then at the
                                                                                                                                                       Politecnico of Milan.
                                                                                                                                                       After 10 years spent in Milan, he goes back in Cesena and founds Labomaki Srl, a design studio
                                                                                                                                                       for product and interior design. He currently teaches at the Politecnico of Milan and he is lecturer
                                                                                                                                                       at the master design of Poli.design.
                                                                                                                                                       “Design for me is first of all research, the designer has to find an interesting story to tell, and
                                                                                                                                                       must make sure  that the user can understand it when using the product. It’s not only designing
                                                                                                                                                       a product correctly, or a space. You must be able to excite the user, and you can do this if you
                                                                                                                                                       have a story to tell.
                                                                                                                                                       When I started working with Cangini e Tucci I realized immediately that it is a company with two
                                                                                                                                                       souls. On one side there’s the glass, pure, transparent and fragile, almost ethereal, and is the
                                                                                                                                                       creative part of the company. On the other side the are the machines: lathes, the torches and
                                                                                                                                                       furnaces, the metal, which is the rational and technical soul. Then there is the fire, which is light
                                                                                                                                                       and it is the element that animates the glass, which gives it shape. The first time I walked into the
                                                                                                                                                       factory I was stuck for hours watching the transformation processes, a real spectacle.
                                                                                                                                                       With AUF  I tried to coexist these two souls, on one side the rationality of a metal cylinder
                                                                                                                                                       containing an Illuminant source that repeats in every product, on the other side the glass
                                                                                                                                                       element that varies in 4 different shapes and in different finishes and colours. Then I made sure
                                                                                                                                                       that metal and glass were joined through a simple rubber O-ring that makes the assembly and
                                                                                                                                                       disassembly of the lamp very simple and avoids the direct contact between the two materials”.





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